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Untrusted Computing

Cacato in Pc il 26 Febbraio 2006 da RuZ

Si, lo so. Se ne parla da molto tempo. Ma mi sono un po’ informato e volevo fare un po’ di informazione senza alcun tipo di scopo.
Faccia qualche passo indietro:
esiste una associazione che comprende rappresentanti di molte delle maggiori aziende del settore informatico (IBM, Microsoft, AMD, Intel e altre) chiamata Trusted Computing Group (TCG) e che si occupa di definire gli standard di produzione di una nuova tecnologia chiamata, appunto, Trusted Computing, “informatica degna di fiducia”. Questa tecnologia si basa su una doppia piattaforma hardware e software che la rende teoricamente “insuperabile” da strategie adottate da i malvagi creatori di virus. Con la TC potrà essere installato ed utilizzato sul computer solo “software sicuro” in modo da evitare danni, potranno essere criptati i dati in maniera del tutto efficace e li si potrà far viaggiare nella rete essendo sicuri che nessun altro tranne che il destinatario possa appropriarsene o almeno darci una sbirciata. Apple, per esempio, sta già utilizzando il chip Fritz (il componente hardware del TC di primo livello) per evitare di fare installare il suo sistema operativo su macchine non-apple.
Ad una prima vista il trusted computing non sembra un brutto affare, anzi.
Ma, come in tutto, è meglio approfondire.
Dicevo che potrà essere installato ed utilizzato sul computer solo “software sicuro”, ossia software certificato dal produttore hardware che si rifà alle specifiche del TCG, quindi alle grandi aziende del settore. Se il TCG, per esempio, decide che Windows Media Player non è software sicuro, questo non potrà essere installato neppure se l’utente vuole. Sarà molto più facile evitarela pirateria informatica: se un programma peer-to-peer non viene certificato non potrà essere installato. Se un sistema operativo non viene certificato non potrà essere installato. Se il software avrà un numero di serie di verso da quelli contenuti dei database del TCG non verrà installato.
L’utente avrà molta meno libertà e la cederà a qualcun altro.
Per il TCG non si fermerà qui: è già in fase di realizzazione la seconda generazione del Trusted Computing, basata sulle architetture Intel e AMD chiamate LaGrande e Presidio, che permetterà un controllo praticamente totale sulle macchine degli utenti: le case musicali potranno verificare cosa viene riprodotto sui pc che utilizzano questa tecnologia e, eventualmente, rimuovere o bloccare i file non autorizzati (in maniera automatica, chiaramente). Praticamente chi sarà autorizzato potrà fare ciò che vuole con i pc altrui.
Tanto per fare capire come questa tecnologia preoccupa chi, legalmente, cerca segreti nei pc altrui: è notizia di pochi giorni fa che i servizi segreti inglesi hanno contattato la Microsoft chiedendo che venisse loro conserra una chiava d’accesso illimitata per verificare i computer di sospettati.
Anche il mondo dei sistemi alternativi dovrà fare i conti con il Trusted tanto che dal kernel 2.6.12 di linux sono compresi i driver per il chip Fritz.
Ah, non pensate che tutto questo inizierà fra decine di anni: da Giugno 2006 tutti i componenti hardware prodotti nel mondo saranno equipaggiati con chip TC di secondo livello e venerdì scorso è stata resa disponibile l’ultima versione beta di windows Vista per le aziende (che, tra l’altro, a livello di veste grafica è una copia spudorata di MacOSX). Questo sistema operativo sopporterà, grazie all’NGSCB (ex-Palladium) completamente il TC.

Auguri a tutti

Alcuni link:
Linux e il TC
L’intelligence inglese preoccupata per Vista
La beta di Windows Vista
MAC e il trusted