La Tempesta

E’ passato del tempo dall’ultima volta che mi sono fermato a guardare indietro.
E serve poco per capire come gli eventi che per ultimi si affacciano alla mia memoria abbiano agitato pesantemente il calmo mare della mia esistenza.
Onde fragorose e violente mareggiate non sono stati docili compagni di viaggio e neanche il forte vento ha aiutato la traversata…
Eppure ora sono qui, fermo con le gambe cavalcioni sul parapetto della nave a gustarmi il caldo sole invernale che di invernale non ha proprio niente.
Sono qui, tranquillo e rilassato, anche se all’orizzonte ancora vedo pezzi della mia nave galleggiare e, ancora più lontano, le sagome delle vele dei miei vecchi compagni di viaggio si distinguono sempre meno. Eravamo una compagna numerosa, ma è difficile seguire, tutti, la stessa rotta.
Su questo non dispero, però:nel mio cuore so che ci rincontreremo, un giorno, nel nostro veleggiare. Qualche nave, d’altro canto, è ancora alla portata della voce, altri a un tiro di freccia…anche solo la loro presenza, la loro immagine, da conforto nel momento peggiore.
Poi, voltandomi, mi accorgo che altre imbarcazioni si stanno avvicinando sempre più. Non farò nulla per fermarle, non ne ho la forza dopo questa tempesta, ma spero che anche loro cerchino aiuto, che anche loro cerchino comprensione.
Non farò nulla per fermarle, anche se vorranno farmi del male, anche se vorranno assaltarci.
Perchè, infondo, se non abbassiamo le nostre difese, chi le abbasserà a noi?

C'è una Cazzata

  1. GreG Dice:

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