Rilessioni in corsa
Strani eventi accadono in questi giorni.
Non mi dilungherò su questo, se ne parla fin troppo e fa già fin troppo male.
Non voglio essere triste, melanconico, fulminante.
Non voglio neppure fare della retorica, voglio soltanto provare a ragionare scrivendo, come facevo quando pensavo di più.
Perchè credo che vedere scritto su un foglio di carta quello che più meno passa per la testa sia per la testa stessa un bel sollievo, un po’ come quando, seguendo un sentiero, vedi quella cima che potrebbe significare la fine della camminata.
Poi, puntualmente, dopo la cima ce n’è un’altra e un’altra ancora, ma questo non importa, è il sollievo del momento che ricerco.
Non la pace eterna, che non è di questo mondo, non la salvezza, non la verità, non la risposta, cerco.
Voglio soltanto addormentarmi, stasera, pensando che qualcuno mi sta pensando.
Voglio addormentarmi con il sorriso sulle labbra abbracciando l’aria, splendido surrogato della carne altrui.
Voglio passare un istante, uno solo, di tranquillità.
Anzi, mi basta quella che ora mi circonda.
Buona vita a tutti, siete fortunati.